WHISTLEBLOWING

Il whistleblowing è un termine inglese che indica l’azione di segnalare comportamenti illeciti o non etici all’interno di un’organizzazione, sia essa pubblica o privata. La persona che effettua questa segnalazione, chiamata whistleblower, può essere un dipendente, un collaboratore o chiunque abbia avuto accesso a informazioni rilevanti.

Obiettivi del whistleblowing
Contrastare la corruzione e gli illeciti.
Proteggere l’integrità e la trasparenza delle organizzazioni.
Salvaguardare l’interesse pubblico.
Cosa può segnalare un whistleblower?
Corruzione.
Frodi finanziarie.
Violazioni di leggi o regolamenti.
Comportamenti discriminatori o dannosi per l’ambiente o la salute pubblica.
La normativa in Italia
In Italia, il whistleblowing è regolato principalmente dalla Legge 179/2017, che tutela chi segnala irregolarità. Questa legge si applica sia nel settore pubblico che in quello privato e prevede:

Tutela dell’anonimato: per proteggere il whistleblower da eventuali ritorsioni.
Divieto di discriminazione: contro chi segnala.
Canali di segnalazione riservati: per garantire la sicurezza delle informazioni trasmesse.
Importanza del whistleblowing
Il whistleblowing è uno strumento fondamentale per promuovere l’etica e prevenire abusi di potere, creando un ambiente di lavoro più trasparente e sicuro.

In attuazione della direttiva UE 2019 n.1937 è stato emanato il decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni di specifiche norme di legge o di natura etico sociale.

Fondazione A. E. Cerino Zegna Impresa Sociale si è dotata di uno strumento di conformità aziendale (piattaforma TRUSTY REPORT) attraverso il quale dipendenti, fornitori, clienti e collaboratori esterni possono segnalare, in modo riservato e protetto, eventuali illeciti riscontrati durante la propria attività.

E’ stato individuato un gestore per l’esame delle segnalazioni che è stato puntualmente nominato ed autorizzato.

Gli illeciti denunciabili all’Ente designato, con potere di accertamento e intervento, sono fondamentalmente:

  • i cosiddetti “reati presupposto” della norma 231/01 applicata dall’Azienda e che rappresentano illeciti di natura penale (truffa, frode ai danni dello Stato, delitti informatici, peculato, reati societari, corruzione ecc.)
  • cattive pratiche che incidono sugli interessi strategici della comunità (privacy, antitrust, ambiente)
  • condotte in violazione di standard etici

La norma di legge definisce chiaramente le tutele per tutti coloro che effettuano segnalazioni di violazioni i quali non possono subire ritorsioni di alcun tipo.

Ovviamente le segnalazioni devono essere documentate e avere una seria base di fondamento per non incorrere, all’opposto, nel reato di diffamazione compiuto dal segnalante in caso di denuncia infondata o inesistente.

Prendi visione dell’informativa privacy per segnalazione illeciti (Dlgs. 24/2023)

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